BUONI PROPOSITI

È ormai un rito scrivere i buoni propositi per il nuovo anno. Come se chiudere il vecchio ci dia il permesso di ricominciare .
È nel nostro esistere, vivere secondo cicli preimpostati, quasi non riuscire farne a meno, e così, anno dopo anno, non perdiamo l’opportunità di desiderare di essere più di quello che siamo stati e ci diamo la possibilità di cambiare ciò che non ci è piaciuto, cerchiamo la volontà interiore per essere migliori dell’anno precedente.

Io non ci credo più al tempo che scorre ciclicamente.
Vedo le lune passare e un’esistenza che non le segue, ma che si presenta sotto finzione di un tempo regolare, che tanto regolare non è.

Quello che osservo è un eterno inganno di cose non dette, celate, contraffate, sostituite, raccontate male. Per superare e andare oltre occorre la voglia di ascoltare, e per ascoltare bene occorre fermarsi, e per fermarsi occorre sapere stare in equilibrio. Non è cosa semplice di questi giorni che tanto si parla e si fa giusto per parlare e per non stare fermi.

Siamo diventati il nemico di noi stessi. Finchè ad un certo punto qualcosa ci fa alzare gli occhi in modo diverso, e vediamo da una diversa prospettiva. E’ lo sguardo cardiaco, lo sguardo del cuore, che osserva e cura, che ama e consola.

E’ l’anima che chiama e ci chiede di essere sinceri, di essere autentici, di essere semplici. Ci chiede integrazione, unione e presenza. E non possiamo fare altro che seguire quel richiamo, non possiamo voltarci indietro, possiamo solo seguire le indicazioni sussurrate in un alito di sospiro.

Chiudiamo quindi, ancora una volta, questa specie di libro scritto con memorie ed esperienza e volgiamo oggi lo sguardo in avanti, senza rimorsi, spero, in un atto psicomagico cerchiamo le soluzioni e gli intenti più degni, comprendendo nel profondo che esiste qualcosa di più grande che ci rende piccoli di fronte a queste usanze, effimere, futili, ridondanti.

Ma oggi sono qui anch’io per aggregarmi agli intenti dell’umano essere che abito.
E più che mai oggi sono cosciente che niente importa se non ciò che sono chiamata ad essere, e per farlo mi occorrono AMORE, LIBERTÀ, BELLEZZA, EQUILIBRIO… e quest’anno c’è qualcos’altro che ritengo utile per proseguire il viaggio : SPERANZA.


Testo a cura di Serena Tracchi

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